I contratti di affitto, o per meglio dire i contratti di locazione immobiliare, sono soggetti, come in generale tutti i contratti di ogni tipo, ad una procedura di registrazione pubblica che prevede anche il pagamento di un'imposta di bollo. Il motivo di quest'obbligo di registrazione nasce dal riconoscimento del fatto che prendere in locazione un immobile, e quindi diventarne il nuovo utilizzatore, è un fatto pubblico che coinvolge, a vario titolo altri soggetti, sia pubblici, sia privati.
Il nuovo inquilino, ad esempio, avrà il diritto a prendere residenza nell'immobile affittato, così come avrà il dovere di pagare alcune imposte ad esso collegate, come la tassa sui rifiuti, e, nel caso questo diventi la sua prima casa, potrà godere delle agevolazioni previste per le bollette energetiche e dei servizi.
Regolarizzare un affitto, quindi, significa solitamente redigere un contratto di locazione in base alle norme vigenti, scegliendo tra le diverse tipologie previste, e poi registrarlo con il pagamento della corrispondente imposta di bollo.
Tuttavia, per gli affitti brevi la normativa prevede una procedura molto più semplice e pratica, in ragione del carattere breve, appunto, ed estemporaneo del rapporto che si crea tra locatore e locatario. Non a caso Dolidays, che si occupa di mettere in contatto chi cerca e chi offre case vacanze e appartamenti con la disponibilità di ospitare anche i nostri amici a quattro zampe, consiglia proprio questa tipologia di contratto di locazione ai propri clienti per rendere la procedura più conveniente per entrambe le parti.
La tipologia di contratto di locazione breve, che molto spesso noi tutti chiamiamo, in modo un po' meno preciso, affitto breve, nasce qualche anno fa con il dichiarato intento di regolarizzare il mondo della locazione immobiliare turistica, venendo incontro ad una serie di nuove tendenze di mercato, tra cui il proliferare di piattaforme di booking online come Dolidays.
Abbiamo già trattato la normativa sugli affitti brevi su questo blog e quindi ora ci possiamo soffermare in particolare sugli aspetti che riguardano la regolarizzazione del contratto di locazione.
La prima buona notizia è che non occorre registrare il contratto di locazione breve e quindi che non bisogna nemmeno pagare alcuna imposta di bollo. Dato il carattere di estrema brevità del rapporto di affitto, che non può superare i 30 giorni per anno solare, ma che spesso è molto inferiore e va dalla settimana ai due o tre giorni, il legislatore ha ritenuto di non caricare sul proprietario dell'immobile l'obbligo di registrazione con il relativo pagamento dell'imposta di bollo.
Rimangono tuttavia una serie di motivazioni per cui è indispensabile che il rapporto di locazione breve venga comunque segnalato in qualche modo alle autorità. Innanzi tutto, occorre che il fisco sappia per quanti giorni è stata affittata una determinata casa vacanze o un appartamento per poter calcolare l'imposta dovuta, che per altro è soggetta ad un convenientissimo regime di cedolare secca. Inoltre, in molti comuni a vocazione turistica è previsto il pagamento di una tassa di soggiorno che viene calcolata per ogni notte di permanenza in una struttura ricettiva per ogni persona, con eventuali esenzioni per fasce d'età. Anche in questo caso, evidentemente, bisogna che il Comune abbia notizia del periodo di locazione e anche del numero degli ospiti.
Oltre a quanto previsto dalla normativa fiscale sugli affitti brevi, però, i motivi per cui è necessario eseguire delle comunicazioni riguardo la locazione di un immobile con questa formula sono anche legate alla sicurezza e all'ordine pubblico.
Innanzi tutto occorre comunicare alla Regione in cui si trova l'immobile che si intende affittare l'avvio di questa attività che, pur non essendo considerata imprenditoriale e non avendo quindi necessità di essere svolta da un titolare di partita IVA, deve essere comunque monitorata e, soprattutto, deve rispondere ad alcuni criteri generali.
Al momento di questa comunicazione, infatti, che sarà fatta una volta per tutte al momento di avviare l'attività di affitto breve di un immobile, bisogna produrre tutte le certificazioni che comprovano la messa a norma degli impianti e la classe energetica a cui l'immobile appartiene, oltre a fornire, naturalmente, i dati anagrafici del proprietario ed eventualmente, di un soggetto terzo a cui vengono delegate alcune incombenze.
Inoltre, ogni volta che la casa vacanze o l'appartamento viene affittato è necessario comunicare alle autorità di polizia, mediante un apposito portale dedicato, i dati anagrafici di tutti i soggetti che pernotteranno nell'immobile, così come avviene per altre strutture ricettive, come hotel, campeggi o b&b.
Come si vede, le comunicazioni da fare alle autorità per regolarizzare un contratto di locazione breve sono piuttosto limitate e quindi la gestione pratica di questo tipo di affitto immobiliare è davvero alla portata di tutti.
Per questo motivo noi di Dolidays vi invitiamo a prendere in seria considerazione di affittare una vostra casa vacanze o un vostro appartamento con il regime delle locazioni brevi e di entrare, in particolare, nel fiorente mercato di coloro che offrono immobili in cui sia possibile passare le vacanze in serenità e in compagnia dei nostri amici animali.